Torino. Prima capitale d'Italia. Famosa per il suo passato industriale, con le olimpiadi del 2006 ha saputo trasformarsi in polo turistico di livello internazionale. Scoprite l'elegante centro storico, i parchi cittadini, le piazze signorili, i portici e i caffé storici. Con una rete che conta più di cinquanta musei e siti d'interesse (Museo Egizio, Museo del Cinema...), oltre a castelli e residenze reali, due giornate non bastano, e forse neanche tre.
Reggia di Venaria Reale. La grande residenza Sabauda concepita per le battute di caccia dei Reali Piemontesi è iscritta nella lista del patrimonio dell'umanità Unesco. L'imponente complesso comprende la Reggia e i giardini ed è sede di importanti mostre.
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Chambery. L'antica capitale della Savoia è una piccola cittadina circondata da splendide montagne, con un centro storico scrupolosamente ristrutturato.
Annecy. Elegante cittadina della Savoia, è una delle mete turistiche francesi più frequentate. Il castello, gli antichi palazzi, il parco, il fiume, i canali e il lago le conferiscono una dolce atmosfera romantica.
Annecy. Elegante cittadina della Savoia, è una delle mete turistiche francesi più frequentate. Il castello, gli antichi palazzi, il parco, il fiume, i canali e il lago le conferiscono una dolce atmosfera romantica.
Bessans. Nel Parco Nazionale della Vanoise, benvenuti nel paradiso dello sci nordico. 133 km di piste a 1800 m. di quota.
Parco del Queyras. L'antica comunità autonoma del Queyras è oggi un parco naturale ai piedi del Monviso, caratterizzato da grandi foreste di larice e immense praterie di alta quota
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Colle del Moncenisio. A cavallo tra Italia e Francia, l'antico valico alpino utilizzato fin dal Medioevo si caratterizza per le grandi praterie tipiche dell'alta montagna, nonché per il grande lago da 320 milioni di metri cubi d'acqua.
Sacra di San Michele. Monumento simbolo della Regione Piemonte, in quanto idealmente posto a cavallo tra le Alpi e la pianura. L'antico monastero fondato intorno all'anno mille, sorge su un promontorio a guardia dell'ingresso della valle. Pare che Umberto Eco si sia ispirato a questo monastero nell'ideazione del romanzo “Il Nome della Rosa”...
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